Unicredit firma un Accordo quadro globale (Global framework agreement - GFA) con UniGlobal Union: l’obiettivo è raggiungere i più alti standard internazionali in materia di diritti per tutte le lavoratrici e lavoratori del Gruppo, in ogni paese.
L’intesa è stata raggiunta con il supporto dell’Alleanza Sindacale Internazionale in Unicredit e del CAE, Comitato Aziendale Europeo, guidato dalla FABI: “Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per la firma del GFA – dichiara Francesco Colasuonno, Presidente del CAE e dirigente sindacale FABI – perché è un ulteriore passo nel cammino iniziato con la sottoscrizione della dichiarazione congiunta sul Work life balance e quella sulle vendite responsabili e perché il GFA riconosce il ruolo del sindacato in tutti i paesi dove il Gruppo è presente.
È la dimostrazione – prosegue Colasuonno - che lavorando con Uni Global Union ed Uni Finance si può creare solidarietà ed arrivare insieme alle altre Organizzazioni Sindacali ad obiettivi comuni nell’interesse dei lavoratori e nell’efficacia del dialogo sociale che come FABI ci vede sempre coinvolti nei contesti nazionali ed internazionali per affrontare le sfide del futuro”.
Nello specifico l’accordo rappresenta un altro passo nel percorso di trasformazione della banca, iniziato due anni fa. E i suoi principi saranno diffusi in tutte le società controllate. Il GFA si focalizza in particolare su:
• garantire che gli obiettivi di vendita dei dipendenti e i prodotti offerti siano equi, trasparenti e sostenibili nel soddisfare le esigenze dei clienti. Questo è il primo accordo del settore finanziario con queste importanti protezioni, che rispecchiano i principi della Carta delle vendite responsabili di UNI Finance e della Dichiarazione Congiunta sottoscritta dal CAE sulle vendite responsabili
• il rispetto delle indicazione delle Nazioni Unite sui diritti fondamentali, con l’obiettivo di porre rimedio agli effetti nocivi che le imprese su tali diritti
• consentire ai dipendenti di esercitare la loro libertà di associazione, in particolare il diritto di tutti i dipendenti di organizzarsi, unirsi a un sindacato di loro scelta e intraprendere la contrattazione collettiva
• combattere la discriminazione e promuovere la diversità, le pari opportunità, per l'inclusione delle disabilità ed il rispetto della parità tra donne e uomini.
“Riteniamo importanti le dichiarazioni del CEO Jean Pierre Mustier - conclude Colasuonno – sul nuovo corso per cui adesso ci aspettiamo che la nostra azienda dalle parole passi ai fatti, intraprendendo un percorso che comunque ci vedrà coinvolto il sindacato nelle sue massime espressioni, segreterie nazionali comprese, in un cambiamento culturale il cui centro saranno finalmente etica e rispetto. Proprio in questa direzione si pone la firma del GFA, primo e fondamentale passo di un viaggio in cui la dignità delle persone dovrà trovare piena applicazione ed in cui non sarà possibile tollerare mancanze in tal senso ad ogni livello. Per questo verranno previste misure di monitoraggio sulla gestione dei comportamenti che si discosteranno dai valori indicati. Abbiamo ribadito che la condotta corretta dovrà arrivare in primis da tutto il management ai più alti livelli, per poi essere calato all’interno di ogni contesto con un’adeguata formazione e cambiamento culturale”.